La fruizione del bosco è una esigenza sociale che negli ultimi anni ha riportato una maggiore attenzione delle istituzioni nel riscoprire percorsi di valenza storica quasi millenari. Fra questi sicuramente la viabilità agrosilvopastorale, che in passato consentiva lo spostamento del gregge dalla montagna al mare a seconda del corso delle stagioni, ha avuto una maggiore attenzione proprio come veicolo di promozione anche di un certo turismo di tipo naturalistico. Importante è anche la viabilità forestale ordinaria, su strade bianche o sterrate, che invece consente di avere un passaggio continuo di mezzi civili ed agricoli per le imprese boschive. Sono tre le tipologie di intervento: il ripristino di alcuni percorsi storici della transumanza all’interno di boschi con operatori con decespugliatore, motosega e attrezzature manuali per liberare queste viabilità dalla vegetazione invasiva principalmente arbustiva. In questo caso, la biomassa di risulta essendo di modica entità è stata lasciata triturata a terra come ammendante. Può capitare di dover anche manutenere manufatti come staccionata in legno o gradini sempre di tipo naturale, per agevolare gli avventori nel percorrere la viabilità ripristinata. Il secondo percorso riguarda la creazione di strade bianche a contorno di viali parafuoco, con la stesura di pietrisco sopra la terra compattata ed infine, piccoli interventi di ripristino di viabilità interessate da movimenti franosi che necessitano di ingegneria naturalistica ed a volte anche l’impiego di malte e calcestruzzo